Diacono

Diacono

Svizzera / Genève / Museo d'arte e storia

Jean de Vitry

attribuito della botegga dello scultore Jean de Vity o intagliatore attivo in Ginevra

Genève, Musée d’Art et d’Histoire

Ginevra o la regione di Ginevra

1440

1450

verso 1440-1450

MAHG 1991-5

legno di noce

legno intagliato, dipinto (tracce), verniciato

77 cm (h)

Charles C., Stalles sculptées du XVe siècle, Genève et le duché de Savoie, Parigi 1999, pp. 150-152. La Ferla A., in Corti e Città. Arte del Quattrocento nelle Alpi occidentali, cat. della mostra, Torino 2006, pp. 246-247, n. 140. Elsig F. , Menz C. (dir.), Konrad Witz. Le maître-autel de la cathédrale de Genève. Histoire, conservation et restauration, Genève, 2013, p. 165, 189

La tonsura del diacono è racchiusa da una corona di riccioli descritti in maniera analitica, il cui stile avvicina la statua alla produzione delle botteghe ginevrine dalla mèta del Quattrocento. L’uso di dipingere il legno di noce rimanda inoltre agli stalli ginevrini della prima metà del XV secolo, ad esempio a quelli attribuiti alla bottega di Jean de Vitry, ora conservati presso la chiesa di Saint-Gervais a Ginevra. F. Engel-Gros, facoltoso industriale di Mulhouse (Alsazia), aveva riunito numerose opere d’arte medievali e rinascimentali riconducibili alla cultura artistica della regione di Ginevra o della Savoia (inclusa la statua del diacono) nella cappella del castello di Ripaille, antica dimora del duca Amedeo VIII di Savoia. La statua proviene probabilmente da un trittico da una chiesa di Ginevra o della sua regione e dà un'idea di come sarebbero potute essere le statue che occupano il buffet centrale del trittico. Scultura di notevole qualità malgrado risulti priva di entrambe le mani e sia molto rovinata sul lato inferiore; la parte nascosta del piedistallo presenta un incavo di quindici centimetri, che doveva offrire alloggiamento per un sostegno in metallo cui era ancorata la statua.

Konrad Witz et Genève, Ginevra, Museo d'arte e storia, 31.10.2013-23.02.2014