Titolo
Sportelli di ancona d’altare a tabernacolo con Storie dell’infanzia di Cristo
Localizzazione
Italia / Torino / Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica
Autore
Scultore valdostano
Proprietà
Torino, Museo Civico d’Arte Antica
Materia
legno di pino cembro
Tecnica
legno intagliato, dipinto, dorato
Misure
cm 139 (h) x 175 (l) x 4 (p)
Bibliografia
Viale V., Gotico e Rinascimento in Piemonte, cat. della mostra, Torino 1939, p. 44, n. 2.
Mallé L., Museo Civico di Torino. Le sculture del museo d’Arte Antica, Torino 1965, p. 90, tavv. 32, 34-35.
Brunod E., Diocesi e comune di Aosta. Arte sacra in Valle d’Aosta, Aosta 1981, p. 380.
Rossetti Brezzi E., in Gotico in Piemonte, Torino 1992, pp. 346-347.
Rossetti Brezzi E., in Tra Gotico e Rinascimento. Scultura in Piemonte, cat. della mostra, Torino 2001, p. 40, n. 9.
Rossetti Brezzi E., in Sculpture gothique dans les Etats de Savoie 1200-1500, cat. della mostra, Chambéry 2003, pp. 42-45, n. 9.
Rossetti Brezzi E., in La scultura dipinta. Arredi sacri negli antichi stati di Savoia 1200-1500, cat. della mostra, Aosta 2004, pp. 64-65, n. 14.
Note storiche
In origine i pannelli chiudevano un tabernacolo a scrigno, all’interno del quale doveva trovarsi una Madonna con Bambino. Una serie di elementi ci dice che l’opera è un’eco tardiva del Maestro della Madonna di Oropa, come indicano ad esempio le maniche delle vesti delle due madri nella Strage degli Innocenti, che non possono essere datate prima degli anni ‘30 del XIV secolo. Le figure sul retro dei pannelli intagliati vennero dipinte o integralmente ridipinte nel secondo decennio del Cinquecento sopra un’antica decorazione oggi scomparsa. Sopravvivono le due figure di destra, la Vergine e un santo Vescovo vicini alla maniera del Maestro di Wuillerine, soprattutto in riferimento al suo intervento nella sala d’apparato del castello di Issogne.